Mills ritorni in mente

Questa sarebbe stata una buona canzone per il festival di Sanremo, appena conclusosi ma, a quanto sembra, a pochi è tornata in mente la situazione di Mills che nel processo dove era imputato per corruzione è stato condannato a più di 4 anni.
Quello che però a noi più interessa è ricordare il nome del corruttore che aveva corrisposto un pagamento in denaro affinchè l'avvocato inglese dichiarasse in processo il falso. Il nome del corruttore corrisponde a quello del nostro premier e sfortunatamente non è un caso di omonimia.
Sarà scoppiato un putiferio, direte voi, invece, nulla: silenzio. I giornali e i media italiani, non ne hanno parlato o in modo molto superficiale. Il putiferio è scoppiato all'estero mentre qui da noi le prime pagine erano tutte per il dimissionario Weltroni e Berlusconi si occupava di strigliare Ancelotti per la sconfitta con l'inter nel derby e per il pareggio con il Werder Brema in Uefa.
Buongiorno Mike.

Berlusconia

Benvenuti in Berlusconia! Dopo la debacle in Sardegna, Veltroni rassegna le dimissioni, irrevocabili. Ora sta conferenzastampando, col suo solito tono, con la sua solita faccia da cane perennemente bastonato, dai nemici e dagli "amici" (ma D'Alema è davvero suo amico? Cosa vuol dire amico? Cosa vuol dire "D'Alema"? Baffi o skipper?). Cosa succederà ora nessuno può saperlo, l'unica cosa certa è che il Silvio è ancora più forte, dilagante. Non che gli resti molto da distruggere, ma c'è ancora qualcosina da frantumare per completare il suo disegno sudamericano (o putiniano): bloccare le intercettazioni e finire di fare a pezzi la giustizia. Manca poco, poi come unico pensiero avrà quello di salire al colle, per poter poi fare il sultano fino alla fine dei tempi. E noi italiani saremo davvero così coglioni da restare a guardare la putrefazione dell'Italia in diretta senza far nulla? Con la crisi galoppante ed un nuovo fascismo alle porte (ops, è già entrato..), servirebbe una coscienza civile e sociale che sembra assopita da molti anni e forse non c'è mai stata. Forse importando Obama si potrebbe almeno tentare di risvegliarla, ma verrebbe subito arrestato e rispedito a casa come un criminale clandestino. Buongiorno Mike.

Il Ministro Brunetta era riuscito a far sì che per ogni giorno di malattia dei dipendenti della pubblica amministrazione venisse decurtato lo stipendio. Nello specifico la legge stabilisce che per ogni giorno di malattia lo stipendio sarà decurtato di 8 euro per un usciere del livello più basso, da dieci a 20 per un funzionario, da 64 fino a 77 per un dirigente. Un salasso che dovrebbe dissuadere dalle assenze ingiustificate.
Senza entrare nel merito dell'iniziativa che a noi non convince per un semplice motivo: se qualcuno si assenta dal lavoro per malattia perchè dovrebbe essere penalizzato? Non bisognerebbe discriminare chi non sta bene.
Ma c'è qualcuno tra i dipendenti pubblici che non sarà colpito da questo provvedimento, si tratta di quei 70 amministratori che siedono nella stanza dei bottoni della Regione guidata da Giancarlo Galan che si sono auto-esentati: per loro non sono previste sanzioni nè deterrenti. Il loro contratto garantisce stipendi da 100 mila euro l'anno in su e non segue le regole della pubblica amministrazione. Una scelta che ha fatto infuriare i sindacati. E che ha spinto Renato Brunetta a scrivere a Galan: «La legge vale per tutti», Brunetta lo vada dire anche a qualcun altro che guida il suo partito. Buongiorno Mike.

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