Pensavamo che Brunetta fosse un cavaliere senza macchia, eravamo convinti che le uniche macchie che lo potessero insudiciare fossero quelle di sugo come capita ai ragazzini.
Invece ci è caduto un mito leggendo l'inchiesta de "L'Espresso" ed è evidente che tra quello che fa e quel che dice c'è un mare che le sue piccole bracciate non riescono a coprire.
Era (ormai si parla al passato) l'esempio di operosità e di stacanovismo ma, ahimè, solo a parole. Dai dati che riporta l' Espresso, ha partecipato come europarlamentare a poco più della metà (57,9%) delle sedute a Bruxelles: sotto il 50% di presenza l'indennità per le spese generali viene dimezzata.
La scarsa partecipazione resta una costante in tutte le cariche che ha ricoperto: come vice-presidente della commissione Industria ha partecipato solo a metà delle sedute, da membro titolare della delicata commissione per i Problemi economici e monetari si è fatto vedere una volta su tre, come consigliere comunale a Venezia si è presentato solo 87 volte su 208.
C'è chi dice meriterebbe il nobel come cattedratico (a dirlo è un certo Brunetta Renato e, ahimè, non è un caso di omonimia) ma a noi sembra che l'unico nobel che ti possiamo dare sia quello di fannullone d'eccellenza! Durante la cerimonia potrai prendere un po' di ripetizione da un gruppo di galline per imparare a razzolare meglio. Buongiorno Mike.

Chi butti dalla torre? Latorre!

Villari superstar!

Ah...Villari Villari, fai come Hillary: levati dalle palle! Nemmeno la maestosa imponenza del segretario del PD ha minimamente scalfito l'auto-autorevolezza che si è auto-conferito il senatore. Ma chi è costui? Da dove viene? Perchè non obbedisce al suo capo? Esistono gli alieni? Domande alle quali possiamo rispondere prontamente, grazie alle mirabolanti meraviglie della connessione globale informatizzata: si scopre che il 52enne napoletano dott. Villari ha origini buttiglioniane e prestigiose affinità mastelliane (o mustelidi), poi successive osmosi e traslazioni lo hanno fatto traslocare nel più bel fiore tra i fiori belli. Ed eccolo qua, Presidente della commissione vigilanza RAI, votato dai lombrichi dell'orco, pomposo ed orgoglioso di un incarico ottenuto per merito della violenza istituzionale di una scellerata compagine politica che non ha il senso della democrazia, non ha il senso dell'etica politica e, sostanzialmente, non ha proprio alcun senso. Sculfio Branzinoni, bello fuori e piduista dentro, che della verità è maestro, accusato dal buon Tonino di aver corrotto politicamente Villari, dichiara: "Questo signore non l'ho mai incontrato in vita mia. Colgo l'occasione per annunciare che ieri ho compiuto 19 anni." L'improvvisa comparsa di Emilio Fede nudo che lecca le impronte di fango ed escrementi di cane lasciate sul tappeto rosso dall'imperatore del trapianto non riesce però ad oscurare la tristezza e l'impotenza del cucciolo Walter che, accasciato in un angolino, piange e singhiozza mentre D'Alema se la ride sotto i baffi. Gli alieni esistono, vivono in incognito sulla terra e sono Mario Giordano, Roberto Cavalli e Moira Orfei. Buongiorno Mike.

Sculfio telefona a Ballarò, imperdibile

Ve la ricordate la statistica effettuata da Ipr marketing dalla quale usciva un governo che godeva di grande fiducia dove il premier e i ministri erano amatissimi?
È trascorso meno di un mese e quell’idillio italico sembra già lontano. Nel frattempo sono scesi in piazza insegnanti, docenti, studenti, studenti universitari, impiegati pubblici, dipendenti Alitalia...
L'assenza di dibattito parlamentare, il presentare le cose già fatte senza margini di trattativa parlamentare ha scatenato movimenti di piazza che diversamente da quanto espresso da esponenti della maggioranza sembrano avere poco o nulla di pilotato. Due esempi su tutti: gli studenti universitari che in più occasioni hanno affermato di non essere dei facinorosi spinti dai centri sociali (al proposito si pensi alle interviste di anno zero) e da ultimi i dipendenti Alitalia che si sono mossi in maniera spontanea (basti pensare che l'accordo con la Cai è stato sottoscritto dalle principali sigle sindacali).
Sembra, differentemente da quanto ci viene detto, che esista un'Italia non rappresentata che si sia stancata di come viene amministrato il nostro Paese.
Per questo ci piacerebbe tanto, presi dalla stessa mania che hanno gli uomini di governo, fosse diffusa ora una rilevazione statistica sul loro gradimento...chissà che gli indici di gradimento non si siano trasformati in medi di disapprovazione, pur sempre allegorici, perchè i cittadini di quest'Italia hanno più stile di chi li governa. Buongiorno Mike.

Gel(li)mini

In USA diventa presidente Barak Obama, un candidato giovane e afroamericano, da noi torna in televisione Licio Gelli, il venerabile maestro della P2 (ricordiamo tra gli altri "il delinquente" che ne era membro con la tessera 1816)! E' sempre un piacere vedere come il mondo che ci circonda cambi in continuazione, mentre a casa nostra restiamo sempre affezionati e terribilmente attaccati alla nostra memoria e alle persone che hanno contribuito a fare dell'Italia ciò che ora orgogliosamente possiamo vantarci esser divenuta: una merda. Non c'è nessuna volontà di cambiamento, c'è solo il mantenimento del potere, quel potere che da tanto tempo è sempre nelle stesse luride mani, sporche di mafia e massoneria. I giornalisti, che dovrebbero essere il cane da guardia del potere, sono al guinzaglio con la museruola. Per fortuna i giovani (non tutti eh! Molti sono tuttora rincoglioniti e totalmente assuefatti dall'ipnotica propaganda mediatica) iniziano ad informarsi per conto proprio, ricercando in Internet le notizie sul torbido passato dei loschi figuri che tuttora frequentano la stanza dei bottoni. Ora che ste vecchie carogne vogliono affondare il coltello nella ferita della pubblica istruzione per ucciderla definitivamente, i ragazzi non ci stanno, s'incazzano e scendono in piazza. E stavolta non sono da soli! La scorsa settimana abbiamo visto una marea umana riversarsi nelle piazze e nelle strade d'Italia. Sembra che quelli al Governo se ne siano accorti e che stiano cercando nuove forme di mediazione. Staremo a vedere. Intanto godiamoci Giulio Androidotti (un bel giovincello dalle grandi aspettative) che finisce le pile a metà dell'intervista e va in stand by. Buongiorno Mike.


Post più recenti Post più vecchi Home page