Martedì 28...
Anche per noi è arrivata l'ora di parlare della “riforma” Gelmini. Le virgolette sono d'obbligo visti i suoi contenuti, di riforma si può solo parlare solo nel senso che un cambiamento si verificherebbe ma qualitativamente sarebbe un regresso.
La riforma, come dimostrano le proteste trasversali (docenti universitari, insegnanti della scuola dell'obbligo, studenti universitari e studenti delle superiori), interessano l'intero panorama scolastico italiano a partire dalle elementari fino all'università.
Ecco alcuni punti controversi: alle elementari è prevista la reintroduzione del maestro unico, con l'ovvia conseguenza che per molti insegnanti non ci sarà più posto. Ma oltre alla questione del lavoro del corpo insegnanti, una scelta di questo tipo influirebbe anche sulla qualità didattica del servizio fornito agli studenti. Avremo un unico insegnante isterizzato dalla difficile gestione di classi sovraffollate. Per essere maggiormente precisi, bisogna ricordare come il livello qualitativo della scuola elementare italiana era uno di maggiori in Europa come certificano le statistiche dell'Ocse. Allora che pensa l'intelligente compagine di maggioranza: abbiamo una scuola elementare che funziona, togliamo risorse per vedere se funziona lo stesso (geniale!) che di soldi non ne abbiamo incassati svendendo Alitalia.
Ma come dicevamo prima, le forbici del ministro dell'istruzione non si sono fermate alle elementari, ma incoraggiate da quel sarto di 3monti che ci vorrebbe vedere con il culo di fuori (come Mediaset ci ha abituati) si sono spinte anche all'università.
Qui sono previsti ulteriori tagli che, in controtendenza con quello che si dice in campagna elettorale, andranno influire sulla qualità della ricerca che si fa in Italia. Se scarseggeranno i soldi anche gli istituti di ricerca migliori saranno costretti ad utilizzarli per gli stipendi, per garantire l'amministrazione ordinaria a discapito del core business ovvero la ricerca (art.9 della Costituzione).
Ma non finisce qui, all'interno del decreto è prevista la possibilità per le università italiane di trasformarsi in fondazioni, con la conclusione che non ci saranno più tetti massimi per le rette universitarie.
Eh sì, eh sì! L'istruzione va proprio garantita a tutti (art. 34 della Costituzione, d'altra parte la costituzione di questi tempi non è di moda come dimostra il lodo Alfano).
...Mercoledì 29...
La mazzata arriva alle 10.36 del mattino il decreto Gelmini è approvato dal Senato. Dopo aver evitato il dibattito in parlamento la maggioranza lo approva di forza senza dare spazi d'apertura a chi ha manifesto il proprio dissenso in piazza. Intanto a livello nazionale il PD e l'IDV prevedono un referendum popolare per abrogarla, mentre la protesta continua e alla manifestazione di Roma indetta per domani si affiancherà a Trieste un presidio davanti alla prefettura dalle 9 alle 11 di domani.
Di seguito, alcuni links utili per tenersi sempre aggiornati. Buongiorno Mike.

lo speciale di Repubblica.it
coordinamento133 (Università di Trieste)
collettivo formAZIONE (Scienze della Formazione, Trieste)

Beppe Grillo!!!

Finalmente! Venerdì 17, nella giornata ufficiale della sfiga nera, siamo andati a vedere lo show di Beppe Grillo al Palatrieste! Trepidanti e preparatissimi per l'evento, in anticipo sulla tabella di marcia, abbiamo deciso di commemorare la giornata con alcuni riti di comprovata qualifica e tradizione. Dopo aver bloccato il traffico per far attraversare la strada ad un centinaio di gatti neri appestati e pure un po' lebbrosi, abbiamo intrattenuto la folla distruggendo gli specchietti delle auto in coda, accompagnando il momento con un omaggio canoro alle migliori hit di Marco Masini. Tuttavia, essendo gli autisti ed i passeggeri troppo impegnati nel tastarsi le palle, siamo riusciti prontamente a fuggire. Poco dopo le 21 è partito lo show! Delirio! Per evidenti motivi di copyright non possiamo rivelare nulla a parte la pancia (che Grillo più non ha) e la pallina con la quale si fa il bucato non utilizzando il detersivo. (davvero! Ha fatto la lavatrice durante lo spettacolo!) Alla fine dello show ci siamo gettati nella mischia del backstage e a suon di cazzotti e spintonamenti, in barba alla giornata bastarda della sfiga nera, siamo riusciti ad intervistare il Bepùn nazionale!!! L'intervista andrà in onda durante la puntata di Buongiorno Mike di domani, alla solita ora, così il nostro intervistatore si potrà prenderere qualche giorno di vacanza (tanto non fa un cazzo comunque). Buongiorno Mike.

P.S. Aggiunto sotto il buon Mike il miniplayer con l'intervista a Beppe! Enjoy! Non c'erano le bombe, stavano solo smontando il palco...

Leggendo i giornali, guardando la televisione qualche volta ne vengono fuori delle belle.

Sì, sì anche la televisione, non vi siete sbagliati. In quel flusso costante che neanche il miglior pannolino della Pampers o il miglior assorbente con le ali (giusto per restare in tema Alitalia) sembra poter trattenere, succede che a volte passi qualcosa che, discostandosi dai pensieri più reiterati, colpisca la nostra attenzione.
E così ci è successo di venire a conoscenza di due fatti collaterali che hanno entrambi a che fare con Alitalia e vedono come principale attore il governo in un caso, e nell'altro il ministro 3monti.
Partiamo con il primo, Report nella puntata di domenica sottolinea come alcuni membri della cordata CAI (non è la sezione scalata con corda del club alpino italiano, bensì la compagnia aerea italiana, acquirente di Alitalia) abbiano ricevuto favori in cambio del loro interesse ad acquisirla.
In poche parole, un doppio favore: prima gliela svendono e poi fanno pure un regalino aggiuntivo (quanto è generoso il nostro governo).
Un esempio, Benetton ha ottenuto, via leggina ad hoc, la possibilità di alzare per i prossimi 30 anni i pedaggi autostradali in maniera non proporzionale agli investimenti fatti quindi potremmo pagare molto per un servizio scadente.
Per maggiori informazioni visitate il sito di Report
Ed ecco il secondo fattaccio! In fase di stesura del piano normativo che ha disciplinato la vendita di Alitalia, è stato inserito un emendamento che non permette di perseguire gli amministratori delegati che portano a fallimento un'azienda, perchè le aziende che vengono commissionariate non vengono più considerate fallite. L’opposizione non ha emesso fiato (o peto) e sottovoce stava per passare.
Per fortuna la Gabanelli l’ha scoperto e, visto il silenzio assordante dell’opposizione, Tremonti ne ha approfittato lanciando il monito: “o se ne va l’emendamento o vado via io!” Geniale! Peccato che quell’emendamento l’abbiano messo lì i suoi amici...Vabbè, d’altronde si sa che la coerenza è una virtù poco popolare oggigiorno. Ma domani è un altro giorno, Buongiorno Mike.

Travaglio su 3monti e l'emendamento salvamanager

Il castello di carte

La finanza crolla, le banche collassano, i risparmi rischiano di polverizzarsi. Ma perchè? Solo per qualche semplicissimo strumento derivato che mette in realazione la temperatura dei peli dei gatti egiziani con la zuccherosità delle caramelle al pepe svedesi? O solo perchè l'americano medio ha ipotecato la casa per farsi le vacanze in tranquillità senza pensare ai problemi quotidiani come ad esempio l'ipoteca sulla casa? Macchè! Il neoliberismo sfrenato non c'entra nulla! I banchieri e gli affaristi sono nostri amici! Ce ne sono alcuni, poveretti, che guadagnano solo 15 mila dollari all'ora...Quando, tra breve, le regole dei mercati verranno cambiate e la speculazione selvatica non sarà più così facilmente realizzabile, di cosa si occuperanno gli incravattati smistamerda della finanza creativa? Che fine faranno? Dove andranno? A zappare!!! Ecco dove devono andare i sedicenti predicatori di questo casino epocale! Mr. Ratzinger dice che i soldi sono nulla, che dia un'occhiatina nelle casse dello Ior...Se poi ci trova dei bei soldini (tanti bei soldini) potrebbe anche cristianamente distribuirli a tutti quei poveri fedeli che stanno rischiando di non portarsi più a casa la pagnotta. Ma, in fondo si sà, è il pensiero che conta. Buongiorno Mike.

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