Il Ministro Brunetta era riuscito a far sì che per ogni giorno di malattia dei dipendenti della pubblica amministrazione venisse decurtato lo stipendio. Nello specifico la legge stabilisce che per ogni giorno di malattia lo stipendio sarà decurtato di 8 euro per un usciere del livello più basso, da dieci a 20 per un funzionario, da 64 fino a 77 per un dirigente. Un salasso che dovrebbe dissuadere dalle assenze ingiustificate.
Senza entrare nel merito dell'iniziativa che a noi non convince per un semplice motivo: se qualcuno si assenta dal lavoro per malattia perchè dovrebbe essere penalizzato? Non bisognerebbe discriminare chi non sta bene.
Ma c'è qualcuno tra i dipendenti pubblici che non sarà colpito da questo provvedimento, si tratta di quei 70 amministratori che siedono nella stanza dei bottoni della Regione guidata da Giancarlo Galan che si sono auto-esentati: per loro non sono previste sanzioni nè deterrenti. Il loro contratto garantisce stipendi da 100 mila euro l'anno in su e non segue le regole della pubblica amministrazione. Una scelta che ha fatto infuriare i sindacati. E che ha spinto Renato Brunetta a scrivere a Galan: «La legge vale per tutti», Brunetta lo vada dire anche a qualcun altro che guida il suo partito. Buongiorno Mike.
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