Gel(li)mini

In USA diventa presidente Barak Obama, un candidato giovane e afroamericano, da noi torna in televisione Licio Gelli, il venerabile maestro della P2 (ricordiamo tra gli altri "il delinquente" che ne era membro con la tessera 1816)! E' sempre un piacere vedere come il mondo che ci circonda cambi in continuazione, mentre a casa nostra restiamo sempre affezionati e terribilmente attaccati alla nostra memoria e alle persone che hanno contribuito a fare dell'Italia ciò che ora orgogliosamente possiamo vantarci esser divenuta: una merda. Non c'è nessuna volontà di cambiamento, c'è solo il mantenimento del potere, quel potere che da tanto tempo è sempre nelle stesse luride mani, sporche di mafia e massoneria. I giornalisti, che dovrebbero essere il cane da guardia del potere, sono al guinzaglio con la museruola. Per fortuna i giovani (non tutti eh! Molti sono tuttora rincoglioniti e totalmente assuefatti dall'ipnotica propaganda mediatica) iniziano ad informarsi per conto proprio, ricercando in Internet le notizie sul torbido passato dei loschi figuri che tuttora frequentano la stanza dei bottoni. Ora che ste vecchie carogne vogliono affondare il coltello nella ferita della pubblica istruzione per ucciderla definitivamente, i ragazzi non ci stanno, s'incazzano e scendono in piazza. E stavolta non sono da soli! La scorsa settimana abbiamo visto una marea umana riversarsi nelle piazze e nelle strade d'Italia. Sembra che quelli al Governo se ne siano accorti e che stiano cercando nuove forme di mediazione. Staremo a vedere. Intanto godiamoci Giulio Androidotti (un bel giovincello dalle grandi aspettative) che finisce le pile a metà dell'intervista e va in stand by. Buongiorno Mike.


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